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martedì 31 agosto 2010

Boh, io veramente non capisco. D'un tratto siamo diventati i migliori amici della Libia e di Gheddafi. Ma, dico io, Gheddafi ?  La Libia ?
Non chiedo molto ma almeno diventare amici di un paese del quale non ci si debba vergognare pare brutto ?
Che poi paesi dai quali trarre ispirazione ce ne sono un'infinità. Che ne so, prendiamo la Norvegia, la Svezia o cose così. O perchè non il Kenya, magari ci scappa che importiamo qualche bel mezzofondista e finalmente la finiamo di fare pietà ai mondiali di atletica.
Ieri su CorriereTv trasmettevano in diretta Berberi Show, con l'arma dei Carabinieri schierata in pompa magna. Su Corriere.it il primo quotidiano nazionale.
Per pudore non ho guardato il programma ma me lo immagino con la voce del cinegiornale che tronfia proclama: "I fassistissimi carabinieri mostrano al nostro amico capo della tripolitania, sua eccellezza Maometto Gheddafi, la spavalda e invicibile cavalcata tradizionale  nel segno di una ritrovata amicizia tra le provincie dell'impero!". A questo punto non mi stupirebbe.

M'è piaciuto come il mondo del www si sia attivato con numerose perle. A tal proposito ribloggo Isolavirtuale

La delegazione italiana riceve con tutti gli onori il presidente Sauron della Repubblica Popolare di Mordor. Sconcerto nella fazione pro-Hobbit del governo sull’affermazione di Sauron: “Stolti umani, sarete presto miei schiavi.”

lunedì 30 agosto 2010

5:30 suona la sveglia impostata sul cellulare. Guardo il telefono con rassegnazione, spengo la sveglia, accendo il telefono e disattivo pure la seconda sveglia, quella impostata alle 5:33 per sicurezza. Ho le idee chiare fin da subito. Fanculo l'allenamento, me ne sto a dormire, si sta così bene a letto. Un secondo più tardi un SMS arriva al mio telefono, è quello inviatomi da un amico nel cuore della notte, lo leggo, niente di rilevante. Eppure qualcosa scatta. Il cervello si desta del tutto, sento lo stimolo ad andare al bagno. Mi alzo ed il gioco è fatto. Una volta in piedi diventa molto più facile decidere di uscire ad allenarsi.
In cinque minuti metto fuori il Garmin a prendere il satellite, mi vesto, bevo un bicchiere d'acqua e sono pronto a partire. Alle 5:40 sono per strada, incredibile la temperatura, in maglietta avevo freddo. Questione di un km e il freddo sarebbe sparito.
Il panorama che mi si prospetta è bellissimo. Il paese è completamente addormentato. Percorro i primi km nella semi oscurità, tanto che devo utilizzare la luce del Garmin per poter leggerne i dati. Dopo una svolta a sinistra mi dirigo verso ovest e comincia a manifestarsi lo spettacolo dell'alba. Una schiera di nuvole basse delimita il giorno nascente dalla sua eterna rivale. Il giallo più intenso sulla linea dell'orizzonte si fa sempre più pallido fino alla linea delle nuvole, sopra a queste il cielo è di un azzurro tenue che si fa sempre più scuro man mano che si volge lo sguardo ad est fino a incontrare nuovamente l'oscurità della notte. La luna sovrasta tutto, splendida e splendente.
Correre in un atmosfera del genere ripaga dell'alzataccia e riconcilia con la natura. Consiglio a tutti di provare l'esperienza almeno una volta.
In una tale beatitudine l'allenamento procede molto bene. Ho imparato la lezione dall'ultima seduta e parto con molta cautela. Il fisico reagisce bene ed i km, pur a ritmi molto blandi, scorrono via senza grossi sforzi. Proseguo sul percorso e la luce del giorno conquista sempre più spazio, dopo 7 km ormai non c'è più segno della notte. Incrocio le prime macchine ma non saranno più di 5 in un'ora buona di uscita. Incredibilmente ho visto più Anitre o più Gallinelle d'acqua che auto.
Verso la fine del percorso metto un po' alla prova il mio fisico e provo ad accelerare, l'esperimento funziona, riesco ad aumentare l'andatura finendo gli ultimi 3 km in leggera progressione.
Domani si replica e poi si parte con la giornata di lavoro. Questo è quanto ho in programma di fare, è una nuova sfida, sarà dura ma ci voglio provare. E ci voglio anche riuscire.

sabato 28 agosto 2010

Ieri terzo allenamento settimanale dopo i 12 km di Martedi e i 10 di Mercoledi. Inizialmente avevo programmato l'allenamento al mattino ma poi alcuni problemi logistici mi hanno costretto a spostare la seduta al pomeriggio. Mentre il cielo si rannuvolava, verso le 16, sono uscito in strada per un 12 km belli tranquilli. Obiettivo: tornare a casa sano e salvo.
Appena partito incrocio mio nonno che mi ringhia contro la sua opinione nei confronti della mia attività podistica: "Malledetto! Dove 'ndareto invesse de star casa a far mestieri. Aseno!" (Traduzione: "Maledetto! Ove vai recandoti allorquando potresti permanere al tuo domicilio a svolgere mansioni di comune utilità. Equino ragliante!"). Grazie nonno, i tuoi incoraggiamenti mi danno sempre la spinta per svolgere gli allenamenti con il massimo dell'impegno. Ti dedicherò il mio prossimo PB.
Superato l'ostacolo geriatrico proseguo lungo la strada. Il caldo e la cappa di umidità sono davvero notevoli ma correre mi risulta piacevole e non ci faccio granchè caso.
Inconsapevolmente compio un errore da principiante, parto troppo forte. Forse a causa del caldo e dell'afa, o forse per l'entusiasmo del mio ritorno agli allenamenti mi scordo che 12 km sono pur sempre una distanza da rispettare. E mi scordo pure che è da quasi un anno che non mi alleno con criterio. Insomma, mi scordo un sacco di cose. Fatto sta che macino i primi km ad un ritmo prossimo ai 5', decisamente troppo allegro per le mie condizioni attuali e per le condizioni climatiche del momento. Ne consegue che al km 6 esplodo clamorosamente. Anzi, in realtà ero esploso pure un poco prima, ma al km 6 c'era dell'ombra per cui ho atteso qualche centinaio di metri in più prima di fermarmi. Da li in poi alterno la corsa a qualche tratto di camminata e mai mi era parso tanto bello camminare. Proseguo così fino a casa mettendo in cascina 9 km totali di corsa. Arrivo completamente svuotato di ogni energia, sudatissimo ed affamato come non mai. In pochi minuti svuoto il frigorifero e mi rimetto un po' in sesto tanto da fare un po' di stretching per rimettere a posto i muscoli sofferenti.
Per oggi avevo previsto un'alzataccia all'alba e una nuova seduta di allenamento. L'alzataccia all'alba non c'è stata e nemmeno il nuovo allenamento. Pur alzandomi ad un orario decente (le 8 di questa mattina), sentivo indolenzimento a piedi e polpacci. Meglio non strafare per evitare che questo mio ritorno sia fin troppo breve.
Rimando il tutto a domani, che è meglio.

Vi lascio con l'esperimento del giorno. Avevo letto da qualche parte di verificare il numero di passi che si compiono in un dato intervallo di tempo in modo da capire il tipo di corsa e di falcata che si adotta in corsa. Io ho provato a contare i passi che effettuo in un minuto ed il risultato è stato di circa 170. A parte che è un casino contare perchè, almeno a me, sballa completamente la respirazione. Ad ogni modo, avete mai provato voi a fare questa verifica ?

venerdì 27 agosto 2010

Dopo due giorni di allenamento ho pensato ieri di dare un po' di riposo alle mie gambe per concentrarmi piuttosto sulla seduta da tenere questa mattina.
Mentre riflettevo, spalmato sul divano, sull'origine dell'universo e sull'origine del cornetto algida mi è tornato in mente un video che qualche tempo fa mi era stato consigliato da Alvin: Saltelli e Andature.
Mi sono così messo davanti al pc ed ho recuperato il video da Youtube. Dopo averlo studiato qualche minuto ho infilato le scarpe e mi sono messo a provare gli eserci di potenziamento in salotto.
Cinque minuti dopo ero sudato come un cammello. Gli esercizi proposti nel video sono davvero ottimi e decisamente impegnativi, in special modo per i polpacci.
Ho pensato allora di interrompere le prove (altrimenti che giornata di riposo era ?), manterrò questi esercizi come sedute da fare un paio di volte la settimana, giusto come potenziamento muscolare e per allenare la reattività dei piedi.
Per chi fosse interessato all'articolo inserisco qui sotto il video in questione. Polpacciatevi per bene.


giovedì 26 agosto 2010

Il Drugo mentre riprende gli allenamenti
Alla fine non ce l'ho fatta, star lontano dalla strada e dal mondo della corsa è una cosa che proprio mi tormenta. Ieri e Martedi ho riprovato sensazioni che da tanto tempo mi mancavano. Sudore, fatica e una grande soddisfazione. Cosa c'è di tanto bello nell'annaspare per strada in una calda mattinata d'estate ? Perchè non godersi un momento di relax al riparo dalla calura estiva ?
Semplice, perchè c'è di meglio.
Il relax mi piace, non c'è dubbio, ma mi piace molto di più se arriva dopo una giornata di fatica o, meglio ancora, dopo un'ora di duro allenamento.
Mentre correvo, arrancavo per dirla tutta, riflettevo su queste cose ed ho realizzato che mi manca troppo il mondo della corsa. Devo ritrovare le motivazioni che ultimamente mi sono mancate, devo riuscire a dare maggiore priorità alla corsa rispetto ad altre cose. Lavorare va bene ma essere felici è più importante, non ho dubbi su questo.
Ecco dunque che ho deciso di ripartire. Riparto in punta di piedi senza pormi obiettivi a breve termine, già troppe volte ho pensato e ho annunciato un ritorno serio al mondo della corsa. Per il momento voglio solo correre e ritrovare una forma decente, poi chissà.
Riparto con un nuovo blog, quello precedente è stato un bellissimo esperimento che ora si è concluso. Qui voglio semplificarmi un poco la vita, parlerò quasi esclusivamente di corsa.

Concludo questo primo post augurando buone corse a tutti quanti, sotto con i km ragazzi, fatevi valere.
 
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